di Don Fausto Bonini
Le feste delle grandi religioni
Ebraismo – Cristianesimo – Islam – Buddismo - Induismo
A Mestre ci sono numerose comunità straniere che purtroppo sono comunità chiuse tra di loro e con noi. Vivono accanto a noi, spesso nei nostri stessi condomini, le riconosciamo per il loro modo di vestire, per le loro abitudini culinarie, perché hanno i loro centri di ritrovo e spesso di preghiera, perché i loro bambini frequentano le nostre stesse scuole. Ma non c’è incontro. Non c’è integrazione. Comunità chiuse. Noi e loro. Come rompere questo guscio di impenetrabilità? Conoscendoci, scoprendo le ricchezze culturali e religiose di ciascun gruppo, cominciando a frequentarci. Chiedendo loro di non sentirsi solo ospiti che rivendicano dei diritti, ma persone che vogliono integrarsi, entrare in rapporto con noi. E noi con loro ovviamente.
Da dove cominciare, allora? Non sottolineando le differenze, soprattutto di tipo religioso, ma scoprendo la ricchezza delle cose più semplici che ci accomunano. Le FESTE, per esempio. Riscoprire, per noi cristiani, il senso profondo delle nostre feste religiose e tradizionali. Scoprire la ricchezza delle feste proprie delle altre religioni: l’ebraismo, l’islam, il buddismo, l’induismo. Per restare nelle religioni più presenti nel nostro territorio.
Conoscere e magari partecipare. A cominciare dalla scuola, in modo che bambini, ragazzi e genitori si arricchiscano gli uni delle feste degli altri. Si comincerà così a vedere con rispetto e simpatia le convinzioni religiose altrui.
“Cristiani, ebrei, musulmani, buddisti abbiamo tutti lo stesso Dio, che veglia su ciascuno di noi con cuore di Padre”, scriveva un vecchio missionario. Su questa comune paternità si fonda l’amicizia che ci deve legare gli uni agli altri. Ma l’amicizia suppone conoscenza. E allora cominciamo a conoscerci e a far festa insieme.